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Luce e salute: nemiche o amiche? sani e belli [ ottobre 2002 ]


Luce e salute: nemiche o amiche? Un dubbio legittimo se si pensa ai continui avvertimenti sui
rischi dell'esposizione al sole. Ma non bisogna dimenticare che la luce ? fondamentale per
regolare le reazioni necessarie alla vita. Non a caso, quando, con il ripristino dell'ora
naturale, le giornate si accorciano progressivamente, sono in molti a soffrirne. Per questo e
per altri motivi, la luce ? diventata uno strumento di cura insostituibile per diverse
malattie. Ecco come agisce e in quali casi ? pi? benefica.

Quando si parla genericamente di luce, ci si riferisce a un insieme di onde elettromagnetiche,
in pratica di energia, diversissime tra loro. La luce che arriva sulla Terra ?, infatti,
costituita da diversi "raggi" che formano lo spettro elettromagnetico.
La Luce visibiLe (bianca)

Un discorso particolare merita lo spettro di luce visibile (solare o artificiale) che
comprende tutta la luce colorata che, in pratica, all'occhio umano appare bianca, perch? il
bianco ? la somma di tutti i colori.

? Anche il colore di un raggio di luce dipende dalla sua lunghezza d'onda. Cos?, partendo
dall'alto, la prima luce visibile ? quella rossa, che ha una lunghezza d'onda molto grande.

Man mano, poi, si procede verso l'arancione, il giallo, il verde, il blu, l'indaco e Il violetto,
che ha la lunghezza d'onda visibile pi? piccola.

E per quanto riguarda ilbianco e il nero?
Il bianco ? dato dalla somma di tutti i colori (non a caso la luce del sole, cio? quella visibile,
appare ai nostri occhi bianca), mentre il nero ? l'assenza di luce e quindi di colore, in parole
semplici l'opposto del bianco.

La luce visibile riveste un molo importantissimo nella salute e nel benessere dell'organismo.
E grazie alla luce bianca, infatti, che vengono rispettati i tempi biologici necessari a
"ritmare" le reazioni biochimiche.

Al centro di questo complesso sistema di regolazione biologica ci sono due sostanze prodotte
dalla ghiandola pineale tenendo conto dei ritmi della luce: la melatonina e la serotonina.


La melatonina per riposare

La melatonina ? l'ormone del sonno, che viene prodotto quando ? buio e che, invece, viene
inibito dalla luce del sole.

? Oltre a regolare il ritmo sonno-veglia, questa sostanza mette tutto l'organismo a riposo,
facendo per esempio abbassare la temperatura del corpo, i battiti del cuore, la pressione del
sangue. La melatonina, in effetti, agisce direttamente sulla tiroide e sulle ghiandole
surrenali, strutture deputate alla produzione di ormoni tipici della fase diurna, limitandone
l'attivit?.

? La tiroide ha il compito di attivare il metabolismo e, quindi, il consumo di

energie, mentre le ghiandole surrenali producono i cosiddetti ormoni dello stress (come il
cortisolo), che preparano l'organismo a reagire al meglio alle sollecitazioni quotidiane. Ed ?
quindi chiaro che, se queste sostanze scarseggiano, si entra nella fase di riposo.

La serotonina per agire

La serotonina svolge praticamente il compito opposto a quello della melatonina. Attiva, cio?,
la tiroide e le ghiandole surrenali, "svegliando" tutto l'organismo.

? Non a caso viene prodotta durante il giorno, mentre il buio ne blocca la liberazione da parte
dell'epifisi e la conseguente entrata in circolo.

? L'alternarsi di queste due sostanze seguendo il ritmo sonno-veglia permette di sentirsi
bene, di reagire alle stimolazioni diurne e di riposare invece durante la notte.

In caso di depressione stagionale


Come si pu? risentire del fuso orario, cos? si pu? "soffrire" dei cambiamenti di stagione,
soprattutto quando si passa dall'estate all'autunno. Ed ? proprio in autunno che le persone
particolarmente sensibili a questa "carenza" di luce possono andare incontro alla depressione
stagionale.

Che cosa succede

Se l'organismo ? molto sen-

sibile alla variazione delle ore di luce disponibili, l'orologio biologico non riesce ad abituarsi
subito al nuovo ritmo luce-buio, imposto dall'autunno e dal ripristino dell'ora solare.
In pratica, la ghiandola pineale "perde colpi", producendo pi? melatonina (l'ormone del
sonno) e meno serotonina (l'ormone della veglia) del necessario. Tutto ci? porta a una
maggiore stanchezza perch? l'eccesso di melatonina spinge a riposarsi. La carenza di
serotonina, invece, pu? farsi sentire sull'appetito, sulla capacit? di attenzione e di

concentrazione e sull'energia, tutte attivit? che normalmente sono controllate proprio da
questa sostanza.


Colpisce soprattutto le donne

II disturbo interessa di solito le donne, forse perch? con il ciclo mestruale sono influenzate
dai flussi ormonali risentendo particolarmente delle variazioni della produzione di
melatonina e serotonina.

In generale comunque, la depressione stagionale ? pi? diffusa dove c'? meno luce. E cio? pi?
comune nei Paesi del Nord Europa rispetto all'Italia, ed ? pi? diffusa nelle nostre regioni
settentrionali piuttosto che nel meridione.

La depressione stagionale ? un disturbo tipico dell'autunno, quando le ore di sole diminuiscono

? Le luci artificiali di casa, infatti, hanno una spettro che non comprende tutta la luce solare,
ma spesso tendono al rosa o al giallo, e in pi? hanno una bassissima intensit?.

? Una lampadina arriva al massimo a 600 lux, mentre la luce del sole di una giornata estiva
arriva a 10.000 lux. Le lampade solari, invece, emettono raggi Uv, che non hanno nulla a che
vedere con lo spettro della luce visibile dall'occhio umano.

La cura con la luce bianca pu? essere utile anche in caso di amenorrea, per i neonati con
l'ittero e, soprattutto, per l'insonnia. L'esposizione alla luce nel giusto momento della
giornata pu? aiutare a riequilibrare la produzione di melatonina e, quindi, a favorire il
riposo notturno.

Se saltano le mestruazioni


In alcuni casi di amenorrea,

cio? quando, in seguito ad alterazioni ormonali, le mestruazioni "saltano", la luce pu?
rappresentare un valido aiuto.


Quando ? utile la luce-terapia

Di solito la light therapy ? riservata alle ragazze giovani the In seguito a un forte
dimagrimento o a un momento di stress molto intenso hanno un blocco delle mestruazioni.

? In questi casi, si pu? avere un'inversione dei ritmi biolo
gici con un'eccessiva produzione di melatonina che, a sua volta, influenza l'ovulazione,
frenandola e portando alla scomparsa del flusso. Il medico pu? mettere in evidenza queste
situazioni grazie a esami del sangue the valutano i livelli degli ormoni femminili e della
stessa melatonina.

Come agisce

La cura con la luce bianca (una seduta di mezz'ora ogni giorno per 2-3 mesi) aiuta a ridurre
la produzione di melatonina e ad aumentare quella di serotonina.

Per l'insonnia


Per utilizzare al meglio la cura con la luce bisogna innanzitutto sapere di quale tipo di
insonnia si soffre. Quando si parla di insonnia, infatti, ci si riferisce a diverse forme.


Ce ne sono pi? forme

Ci sono persone che fanno fatica ad addormentarsi la sera quando vanno a letto e devono
"contare le pecore" prima di riuscire a prendere sonno, ma che poi riescono a dormire fino
al mattino.

? Altre persone, invece, si addormentano senza problemi ma si svegliano al mattino molto
presto sentendosi ancora stanche e non riposate.


Le cure sono diverse

In entrambi i casi ci pu? essere un'alterazione nei ritmi di produzione della melatonina, the
devono per? essere stimolati in modo diverso.


Ed ? proprio in base al tipo d'insonnia di cui si soffre che si programma la luce-terapia.

? Quando si fa fatica ad

addormentarsi l'esposizione alla luce deve avvenire la mattina. In questo modo si stimola la
serotonina durante il giorno e se ne riduce la liberazione la sera a favore della melatonina,
che aiuta a prendere sonno pi? facilmente.

? Quando ci si sveglia trop-

po presto ? utile fare la lampada al pomeriggio in modo da ritardare la produzione di
melatonina e da "allungarlo fino alla mattina successiva, aumentando cos? le ore di riposo.


Anche a casa


L'esposizione deve avvenire

tutti i giorni, per circa

mezz'ora, per almeno 20-30 giorni consecutivi.

i raggi ultravioletti

Da tempo i raggi ultravioletti sono utilizzati per curare la psoriasi, una malattia della pelle
che colpisce persone predisposte dando origine ad antiestetiche chiazze rosse che tendono a
desquamarsi, lasciando il colorito dell'epidermide pi? chiaro in quei punti.

Curano la psoriasi


Le cause che portano alla psoriasi sono per il momento sconosciute. Si tratta comunque di una
malattia che si fa sentire in persone predisposte geneticamente e che spesso compare per la
prima volta in seguito a un forte stress. Interessa il 2-4% della popolazione ed ? pi? diffusa
tra i giovani.

? E cronica, cio? tende a ripresentarsi frequentemente, ed ? caratterizzata da un'eccessiva
velocit? di riproduzione delle cellule della pelle accompagnata da infiammazione.

? La proliferazione cellu-

lare esagerata porta alla formazione di squame che ricoprono le caratteristiche macchie
rosse causate dall'infiammazione.


Perch? sono utili

Che cosa c'entra la luce in tutto ci?? Semplice: i raggi ultravioletti hanno una potente azione
antinfiammatoria e, inoltre, sono capaci di regolare la crescita delle cellule della pelle. E per
questo fino dai tempi degli antichi Egizi essi venivano utilizzati per la cura della psoriasi.

SI raggi Uv, per?, non sono tutti uguali. Ci sono, come

abbiamo visto, i raggi Uva che arrivano pi? in profondit? nella pelle, gli Uvb che si fermano
in superficie e gli Uve, i pi? pericolosi, che per? non arrivano sulla Terra perch? bloccati
dall'atmosfera.


Gli Uvb sono i pi? efficaci

Per la cura della psoriasi si utilizzano gli Uvb, gli unici che possono raggiungere le cellule
in crescita dell'epidermide, regolandone la crescita e riducendo l'infiammazione.


Gli Uva con gli psoraleni

Anche gli Uva (emessi da lampade simili a quelle che si usano per abbronzarsi) risultano
utili a queste scopo. Attenzione, per?, perch? per funzionare la cura con la luce deve sempre
essere associata a particolari farmaci, gli psoraleni, prodotti di origine vegetale che aiutano
ad intensificare l'azione positiva degli Uva sulla malattia (PUva-terapiapia).

? Queste sostanze, infatti, si

accumulano nella pelle rendendola pi? sensibile all'azione dei raggi ultravioletti. Gli
psoraleni vengono presi per bocca sotto forma di compresse per tutta la durata della cura con
la luce, in modo da sfruttare al massimo le propriet? degli Uv.


Si fanno in centri specializzati

? Le sedute di fototerapia (che durano qualche minuto) devono essere fatte in ospedale o in
centri specializzati, gli unici che possiedono le lampade adatte.

? Per migliorare l'aspetto della pelle, si fanno dei cicli dl 2-3 mesi, da ripetere quando le
macchie si ripresentano.

La novit?: la luce monocromatica


L'ultima novit? in fatto di psoriasi riguarda una nuovissima luce terapia.

? molto efficace

? Diversi studi hanno da poco

dimostrato che una particolare lunghezza d'onda (308 nanometri), che corrisponde a una
strettissima banda di Uvb, pu? curare la psoriasi molto pi? efficacemente che la normale
cura a raggi Uv.

E pi? veloce del laser

? Fino a pochi mesi fa, questo risultato era ottenibile solo utilizzando un particolare laser
detto a eccimeri, con il quale ? possibile raggiungere le cellule della pelle in maniera
selettiva, arrestandone l'eccessiva proliferazione e riducendo l'infiammazione.

? Il limite di questa apparecchiatura ? che il raggio luminoso ? piccolo e quindi le sedute
richiedono molto tempo e hanno costi elevati.

? Da poco ? stato per? messo a punto uno strumento in grado di emettere lo stesso tipo di luce
del laser a eccimeri, ma irraggiando aree pi? vaste di

I vantaggi

Perch? la luce sia attiva non ? necessario prendere gli psoraleni o altri farmaci. Inoltre le
macchie della psoriasi se ne vanno in poche sedute, della

durata massima di 90 secondi, da fare 2 volte la settimana. Il trattamento deve essere
ripetuto a distanza di settimane o mesi, a seconda di quando le macchie tornano.



IL LASER



Di laser ormai si parla un pa' dappertutto: viene utilizzato al posto del bisturi negli
interventi chirurgici o per curare malattie e inestetismi della pelle come gli angiomi. Pochi,
per?, sanno veramente cos'? questa "magica" luce, come funziona e quando pu? essere
utilizzata.

Per i tatuaggi


Oggi la luce del laser viene sfruttata in diverse situazioni contro gli inestetismi della pelle. E
gli strumenti di ultima generazione risultano utilissimi per cancellare i tatuaggi che non si
vogliono pi?.


I tatuaggi sono costituiti da

pigmenti, in pratica delle

sostanze colorate, che si fissano nella pelle in modo indelebile. Fino a poco tempo fa l'unico
modo per eliminarli era quello di "bruciare" la zona del tatuaggio, causando per. cicatrici non
certo belle a vedersi.

? Oggi, invece, chi ha un tatuaggio che non vuole pi?, pu? tirare un sospiro di sollievo grazie
al laser. E, infatti, possibile cancellare i tatuaggi ricorrendo a laser speciali che cambiano
lunghezza d'onda a seconda delle esigenze ed eliminano cos? tutti i colori

del tatuaggio. In pratica, si cancella il disegno colore per colore utilizzando la lunghezza
d'onda complementare (per esempio il verde oil giallo se il tatuaggio ? rosso).

? La luce del laser sbriciola il colore e lo trasforma in sostanze che vengono riassorbite dalla
pelle e vengono poi eliminate dall'organismo. H discorso si ripete per tutti i colori del
disegno fino a eliminarlo del tutto.


Ogni seduta ha una durata variabile da pochissimi minuti a circa mezz'ora e costa a partire da
260 curo. Per cancellare completamente il tatuaggio il numero di sedute varia a seconda delle
sue dimensioni e della variet? dei colori.

Per la depilazione definitiva


Eliminare i peli superflui per sempre ? un "sogno" per molte donne. I metodi proposti non si
contano nemmeno pi?, ma finora c'? sempre stato qualche "ma" a far dubitare della sua
sicurezza ed efficacia.


? pi? efficace

Anche quando si parla di laser qualche dubbio rimane. Le donne con la pelle scura, per
esempio, sanno benissimo che fino a qualche tempo fa non sempre potevano ricorrere alla
depilazione definitiva perch? la luce laser avrebbe potuto schiarire la pelle circostante i peli
e creare antiestetiche macchie pi? chiare.

? Oggi, invece, gli esperti sottolineano l'assoluta sicurezza dei nuovi laser. Proprio perch? ?
possibile scegliere con la massima precisione la lunghez-

za d'onda da utilizzare, non si corre pi? Il rischio di schiarire la pelle. II medico, infatti,
sceglie il laser con una lunghezza d'onda capace di eliminare il pelo senza danneggiare la
pelle.

? L'importante ? rivolgersi a centri

qualificati, dove sia presente un dermatologo che decide a quale lunghezza d'onda utilizzare il
laser in base al tipo di pelle.




Il laser per la depilazione definitiva colpisce ed elimina I peli in fase dl crescita, che sono
circa il 20% di quelli presenti.


Per ottenere dei risultati ? necessario fare una seduta ogni 2 mesi, per almeno 7 volte. Ogni
seduta ha un costo dai 100 ai 500 curo, a seconda dell'area da trattare.


Per le macchie marroni


Le macchie marroni che possono comparire sulla pelle sono di diverso tipo. Tutte, per?,
difficili da mandare via e, dal punto di vista estetico, poco gradevoli.

? Basta pensare alle macchie gravidiche, tipiche della ge-

stazione, che possono comparire sul volto e sulle mani delle donne incinte, ma anche di quelle
che prendono la pillola, in seguito all'esposizione al sole. Oppure alle macchie marroni che si
fanno vedere sul collo e sulle math con il passare degli anni. O ancora alle lentiggini e alle
efelidi molto diffuse.



Anche in questi casi si pu? ricorrere a un particolare tipo di laser che emette una luce con
una lunghezza d'onda complementare al marrone, capace di sbriciolare e distruggere Il colore
delle macchie senza danneggiare i tessuti circostanti.
Una seduta dura in genere da pochi minuti a mezz'ora e costa a partire da 260 cure a seconda
del tipo di macchia. Un ciclo completo comprende 1-2 sedute.

i raggi infrarossi


La chirurgia estetica ? uno dei campi in cui il laser si ? maggiormente diffuso, spesso
sostituendo interventi pi? invasivi e complessi, come il lifting. Negli ultimi tempi, infatti,
si ? scoperto che la luce laser utilizzata ad una particolare lunghezza d'onda nell'infrarosso
pu? "fare miracoli" contro le rughe.


Per ringiovanire il volto

Se il viso appare stanco, spento e, insomma, ha bisogno di ringiovanire un p0', un
trattamento estetico con il laser a raggi infrarossi ? quello che ci vuole.


? La pelle e i tessuti del volto sono costituiti per il 70% da acqua, dove le rughe sono
immerse. E l'acqua assorbe molto facilmente i raggi infrarossi, onde capaci di scaldarla e di
trasmetterle cos? energia, che si trasferisce alle cellule del

volto rinvigorendole e ringiovanendole.


Le sedute durano pochi minuti e non lasciano segni di alcun tipo (si pu? tranquillamente
tornare al lavoro subito dopo la seduta). Per ottenere dei benefici visibili ? consigliabile fare
una seduta al mese, per 67 mesi.

?Ilcosto ? dicirca 150 curo a seduta, per un totale di circa 1.000 euro.


Per ridurre le rughe


Anche quando le rughe sono profonde e il viso ? cadente, ? possibile ricorrere al
fotoresurfacing, una tecnica che utilizza una luce a raggi infrarossi ad altissima energia.


Questo laser ? capace di vaporizzare e di "portare via" la pelle in corrispondenza delle rughe
senza danneggiare quella circostante.

S Inoltre, il calore trasferito dal raggio di luce causa una contrazione delle fibre di collagene
che sostengono la pelle, con un effetto lifting che

tende il volto. Proprio per questo il laser a infrarossi pu? essere utilizzato al posto del
lifting del viso.

Non ? utile per il collo. Il laser, per?, si pu? usare per le palpebre cadenti. Anche se
bisogna sottolineare che si tratta di un metodo invasivo, che causa infiammazione del volto
per circa 15 giorni.


La tecnica prevede una sola seduta di 60 minuti e del costo di 2.000-3.000 euro e inferiore per palpebre o labbra.


17 Novembre 2004