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Combatti lo STRESS-CONFIDENZE-GENNAIO 2012


 C’è quello da lavoro, da trasloco, da lutto, da divorzio, da prestazione, da esami, da vacanza e da ritorno delle vacanza. C’è lo stress da pensione e quello, molto attuale, provocato dall’allontanarsi della prospettiva di andare in pensione. Senza contare quello provocato dai cellulari, dall’overdose di tecnologia, dall’inquinamento, da cattiva alimentazione.
 
«Lo stress, che in inglese significa pressione, è tutto ciò che va ad alterare il nostro equilibrio psicofisico, - spiega  Ascanio Polimeni, psiconeuroendocrinoimmunologo a Milano e a Roma, -  per situazioni oggettivamente difficili, o soggettivamente vissute come tali, o anche inavvertibili, come quelle generate dai campi elettromagnetici in chi è particolarmente sensibile. In linguaggio scientifico viene definito “reazione attacco fuga” ed è, appunto, la risposta dell’organismo a una situazione allarmante. Non è vero, come si dice, che si tratta di un male moderno, perché c’è sempre stato sin dai tempi dei nostri progenitori nelle caverne. Solo che loro potevano ammortizzarlo rilassandosi grazie alla full immersion nella natura, noi abbiamo perso questa opportunità».
 
Che cosa succede esattamente nel nostro organismo? Nel momento di stress, l’energia affluisce in misura maggiore agli organi vitali quali cervello o muscoli a discapito, per esempio, del sistema immunitario o dell’aspetto sessuale. Se si tratta di episodi spot, questo fenomeno può rappresentare anche una benefica sferzata di energia, ma quando si cronicizza (distress) non consente più all’organismo di recuperare e diventa nocivo: il cortisolo, l’ormone dello stress, travalica i limiti, mentre si riduce la funzione di sentinella delle ghiandole surrenali. Questo provoca squilibri psico-neuro-endocrino-immunologici, con conseguente maggiore vulnerabilità alle infezioni e aumento del rischio di malattie quali diabete, obesità, osteoporosi, invecchiamento precoce, Alzheimer.
 
Ma come farai ad accorgerti che tensione e ansia stanno andando oltre il livello di guardia? Qual è il segnale? Se ti rendiconto di essere preda di uno o più disturbi quali ansia, irritabilità, tachicardia, tremori, tic, senso di nodo alla gola, continua voglia di piangere, sensazione di non farcela e di continua stanchezza, disturbi del sonno, troppo o poco appetito, calo della concentrazione della memoria, insicurezza, incapacità di prendere le decisioni, ci saranno pochi dubbi. E il rimedio? Ovviamente il principale è quello di eliminare la/le cause dell’ansia e della tensione. Non sempre è possibile, però, quanto meno non nell’immediato. Potrai allora recarti da uno specialista neurologo che ti prescriverà farmaci ansiolitici o antidepressivi. Prima, però, ti converrà cercare di rilassarti grazie a prodotti naturali, per esempio a base di magnesio, tiglio, taurina.
 
06 Marzo 2012