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A tutto ritmo-mal d'autunno-confidenze-


Spostare indietro di un’ora le lancette dell’orologio. Un gesto che dà una brusca accelerazione al graduale processo stagionale della diminuzione dell’ora solare. Il termine dell’ora legale, nella notte fra sabato e domenica dell’ultimo week end di ottobre, per tante di noi equivale a un pieno di malinconia e sancisce il “vero” arrivo dell’autunno. Ma l’addio all’ora legale può anche provocare un passeggero momento di disagio in chi di noi è più sensibile e ha un meccanismo di adattamento non perfetto, per cui ha bisogno di qualche giorno in più perché il suo organismo riesca ad abituarsi al meglio ai nuovi ritmi. “Il fenomeno dipende da un non ottimale funzionamento dell’area dell’ipotalamo dove hanno sede l’orologio biologico e la ghiandola pineale”, spiega Ascanio Polimeni, psiconeuroendocrinologo e cronobiologo a Milano e a Roma. “Quest’ultima regola i meccanismi adattativi ai cambiamenti esterni e interni come, appunto l’alternarsi delle stagioni, le variazioni di temperatura, l’intensità e la durata della luce naturale, cui la ghiandola cerca di tenere testa: in presenza della luce aumenta la produzione di serotonina, che migliora umore e appetito, con il buio secerne invece melatonina, che accresce nell’organismo il bisogno di riposo e peggiora il tono dell’umore”.
In questo periodo, specialmente chi è predisposto, può andare incontro a risveglio difficile, irrequietudine, energia in calo, difficoltà di concentrazione, stati di alterazione dell’umore e del sonno. Sei anche tu tra questi? Puoi aiutarti, per esempio, con integratori a base di melatonina, da prendere poco prima di coricarti in dosaggi bassi (comunque sempre suggeriti dal medico); ti eviterà anche la sonnolenza durante il giorno. Altri preparati utili, sempre suggeriti dallo specialista, sono la serotonina omeopatica, l’iperico che ha proprietà antidepressive, il magnesio, gli integratori a base di triptofano. Anche le erbe possono essere d’aiuto, in particolare l’eleuterococco, pianta “adattogena” che può ripristinare l’equilibrio naturale: la cura può essere iniziata qualche giorno prima del cambio dell’ora e proseguita per le 2 settimane successive.
Talora può comparire anche un disturbo più complesso, il Sad (Seasonal Affettive Disorder) o Sindrome affettiva stagionale, che colpisce di più il sesso femminile, dotato di un orologio biologico più fragile; ne soffrono in particolare le giovani donne soggette a disturbi del ciclo mestruale. Per i casi di Sad la cura più efficace è offerta dalla light therapy (esposizione alla luce). L’ideale sarebbe ritagliarsi qualche giorno di vacanza in luoghi esotici molto luminosi; ma anche il al mare o la montagna nostrani vanno bene. Altrimenti in commercio (o negli studi degli psicoterapeuti) esistono particolari lampade che riproducono lo spettro della luce solare, a eccezione dei raggi Uva (ossia non abbronzano). È sufficiente esporsi 30 minuti al giorno, da novembre a febbraio.
17 Ottobre 2007