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Tristezza quest'inverno non mi avrai top salute [ novembre 2002 ]


Tristezza quest'inverno non mi avrai

Mancanza di energie, malinconia, fame nervosa: ? la Sad, la depressione che colpisce d'inverno, soprattutto noi donne. Ma tenerla lontana si pu?. Ecco i rimedi proposti dagli esperti.
Le giornate si accorciano, buio e gelo incalzano. Siete appena entrate nel tunnel dell'inverno e gi? ne avete abbastanza, giusto? E' normale: la stagione fredda, con quel senso di grigiore e malinconia che si porta appresso, non riscuote certo grandi successi. Ma c'? gente che, quando arriva l'inverno, cade in un vero e proprio stato depressivo. Un umore quanto mai cupo, accompagnato da una schiera di altri disturbi, tra cui sonnolenza, aumento di peso, calo di energia e di concentrazione, persino mancanza di voglia di far l'amore. Gli specialisti hanno battezzato questa sindrome Sad, un acronimo dell'inglese Seasonal Affective Disorder, cio? sindrome emozionale di stagione, ma anche un nome (sad vuoi dire triste) che d? subito l'idea del problema.

Negli Stati Uniti e in Canada soffrono di Sad dieci milioni di persone, in prevalenza
donne dai 20 ai 40 anni. Grazie al clima mediterraneo,il nostro paese ? abbastanza al riparo dal problema (vedi intervista qui sotto) anche se, a detta degli esperti, le vittime della depressione invernale stanno aumentando, soprattutto nel Nord Italia.

Non ? depressione

Ma cosa distingue la Sad dagli altri tipi di depressione? ?Un fatto molto semplice?, spiega lo psichiatra Normal Rosenthal, uno dei massimi esperti mondiali. ?Le persone che in inverno soffrono di Sad nelle altre stagioni sono brillanti e in piena forma?.

L'importante, dunque, ? diagnosticare correttamente questo disturbo, dal momento che la cura esiste ed ? anche a portata di mano. Infatti, basta esporsi regolarmente a una intensa fonte di luce per stare subito meglio. Ma in tanti casi pu? essere sufficiente modificare il proprio stile di vita. Come? Scopritelo leggendo le pagine che seguono. Ma prima fate il test per vedere fino a che punto l'inverno vi rende tristi.
Curati con la luce

Non ? forse vero che quando c'? il sole la vita sembra sorriderci, e che siamo pi? allegri? E tutta una questione di ormoni, dicono gli scienziati. La luce colpisce la retina degli occhi, e di l? raggiunge una piccola ghiandola a forma di pigna che si trova alla base del cervello: l'epifisi o ghiandola pineale. Qui innesca la produzione di un ormone, la serotonina, la cui funzione ? girare l'interruttore della nostra psiche sul bel tempo, cio? la veglia e il buonumore. Quando invece fa buio si blocca la secrezione di serotonina e inizia quella di un altro ormone, la melatonina. Ci addormentiamo ma, se non ? il momento giusto, restiamo stanchi e depressi.

Ci sono le prove

?La Sad sarebbe proprio la conseguenza di una cattiva regolazione nella produzione di questi ormoni provocata da fattori genetici e ambientali. Primo fra tutti, la

mancanza di luce?, spiega la dottoressa Cristina Colombo, psichiatra al Centro disturbi dell'umore dell'istituto scientifico San Raffaele di Milano. ?Lo dimostrano diversi studi, ma ? stato verificato anche da una ricerca condotta qui ai San Raffaele analizzando i dati d'archivio di 600 pazien
ti ricoverati nel reparto di psichiatria. Chi era stato ricoverato nell'ala est, pi? esposta al sole, aveva in media una degenza pi? breve di quattro giorni (su venti) di chi stava nell'ala ovest che riceve meno luce. Questo indipendentemente da altri fattori, come sesso e et??.
Ma non sempre ? necessario andare in ospedale per farsi passare il mal d'inverno. Se siete solo un po' depresse vi baster? portare piccoli cambiamenti nel vostro ambiente, o modificare lo stile di vita (come vi suggeriamo nel riquadro) per sentirvi subito pi? in forma. Poi, se questi provvedimenti non funzionano, potete acquistare una lampada per una fototerapia fai da te (vedi a sinistra).

?Il primo fattore da prendere in considerazione ? l'illuminazione artificiale?, spiega il dottor Ascanio Polimeni, esperto di cronobiologia. ?Viviamo e lavoriamo in ambienti che sono illuminati poco e male. Se pensiamo che in una giornata d'agosto il sole irradia ben 100 mila lux, e che una normale lampadina ce ne d? a mala pena 600 si pu? capire come questo sia negativo. Al contrario le lampade per fototerapia raggiungono un'illuminazione di 10.000 lux?.

La fototerapia domestica ? molto semplice. Non c'? da far altro che esporsi alla luce della lampada speciale per una ventina di minuti tutti i giorni: ? preferibile farlo il mattino presto per dare il la a tutta la giornata.

I cibi che vi tirano su

? possibile combattere il mal d'inverno a tavola? Si, sostiene la cronodietetica, la disciplina
che studia i rapporti fra l'alimentazione e i ritmi vitali.

Il segreto ? mangiare i cibi giusti alle ore giuste; cos? si evitano anche i chili in pi? portati
dalla Sad. Tutto si gioca attorno agli ormoni, le sostanze che permettono l'adattamento
all'ambiente del nostro orologio biologico, e

che vengono costruite a partire proprio dai cibi. I carboidrati, per esempio, sono
fondamentali per fabbricare la molecola della serotonina, l'ormone del buonumore. Ma
bisogna consumarli solo nella prima parte della giornata quando c'? pi? luce: cos? il cervello
ha tutto il tempo di accumularli. Provate a seguire questo semplice schema alimentare per
almeno un mese.

Dalle 7 alle 15

Non saltate la colazione e puntate sui carboidrati complessi come pane e pasta. Meglio quelli
integrali dei raffinati che vengono assimilati pi? lentamente. In questo modo prevenite anche
gli attacchi serali di fame e desiderio dl dolci. Tra la frutta date la preferenza alle banane:
sono ricche di triptofano, una sostanza che serve per fabbricare la serotonina.

Dalle 20 alle 22.30

Consumate carne, pesce, uova e formaggi. I cibi protelci stimolano la secrezione dell'ormone
somatotropo o della crescita, che di notte favorisce la demolizione dei grassi. Niente pane,
pasta e dolci invece: la sera fanno ingrassare di pi?. OK alla verdura per tutto il giorno, ma a
cena evitate quella ricca di carboidrati come barbabietole e patate.
17 Novembre 2004