Stress e cefalea

Cellulare e telefono squillano in continuazione, mentre tu, alle prese con un lavoro da sbrigare urgentemente, pensi che dopo l’ufficio dovrai accompagnare tua figlia in piscina, fare la spesa, andare in tintoria, correre a casa, cucinare...
Se a questo punto inizi a sentire un brufolino che spunta o la testa che “pulsa”, non stupirti: è lo stress. Che a piccole dosi è stimolante: aiuta a mantenere “viva” la mente e reattivo il corpo. «Ma quando lo stress si accumula sono guai: alla lunga provoca danni a livello metabolico, ormonale, neurologico, e in particolare indebolisce le nostre difese immunitarie, rendendoci facili prede di infezioni e virus», spiega Ascanio Polimeni, psiconeuroendocrinologo e presidente del comitato scientifico dell’Aima (associazione italiana di medicina antiaging). «Tutte le persone molto stressate vanno incontro a un invecchiamento precoce del proprio organismo, oltre che del proprio aspetto».
Non tutti però reggono lo stress nello stesso modo: c’è chi, almeno inizialmente, sotto pressione vive bene e chi, invece, va subito in tilt. «La capacità di adattarsi alle situazioni di tensione dipende da fattori genetici, dal nostro carattere e dal nostro stile di vita: avere un’alimentazione equilibrata e un buon sonno aiuta sicuramente a fronteggiare meglio lo stress», precisa Polimeni.

 

** Un fastidioso e persistente cerchio alla testa, che tende a coinvolgere anche la zona di colle e spalle: per molte persone, lo stress si traduce in questo disturbo, scatenato principalmente dalla tenzione muscolare e da un’alterazione del flusso sanguigno a livello cerebrale. In genere, per attenuarlo basta prendere, alle prime avvisaglie di dolore, un antinfiammatorio. «Ma se il mal di testa è molto ricorrente e caratterizzato da un intenso malessere, è importante rivolgersi a un centro cefalea, dove il disturbo verrà studiato nei dettagli, anche al fine di individuare la terapia più adatta», suggerisce il dottor Polimeni.