Medicina Antiaging-Menopausa-Andropausa-Terapia di Modulazione Ormonale con Ormoni Bioidentici, Sarm e Peptidi

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Keto-dhea,l'ormone bruciagrasso ed immunoringiovanente


Sono ormai ampiamente diffusi  gli effetti antiaging del dhea, meno noto il fatto che  alcune delle  azioni benefiche procurate dalla somministrazione dell’ormone sono da attribuirsi  ad  ormoni  derivati dal metabolismo del dhea.
Il dhea viene trasformato a livello tissutale in ben 150 metaboliti ognuno dei quali svolge azioni ben precise. Uno dei metabolici più importanti e biologicamente attivi, è il 7-keto-dhea o meglio 3-acetyl-7-oxo-deidroepiandrosterone individuato per la prima volta nelle urine umane nel 1958.
“I livelli plasmatici dell’ ormone nel corso degli anni sono speculari a quelli del dhea’’ afferma il dott.ASCANIO POLIMENI  neuroendocrinologo - pioniere in Italia dell’utilizzo del keto-dhea - raggiungono il picco plasmatici intorno ai 20 anni per scemare progressivamente nel corso dell’esistenza.
“Intorno ai 50 anni i livelli del keto-deha si riducono del 50%;
Il prodotto usato nella terapia sostitutiva, è il 3-acetil-7-keto- dhea che è una forma piu’ stabile,  che viene metabolizzata in 7 –keto- dhea nell’organismo. L’ormone, una volta assunto, viene assorbito rapidamente, quindi convertito nella forma solforata, raggiungendo il picco plasmatico dopo 2 ore; viene eliminato rapidamente per via urinaria con emivita  di circa 2 ore.
Il keto dhea prodotto dall’organismo, continua il dott. A. Polimeni, deriva dall’ossidazione del dhea ad opera  della 7-alpha-idrossilasi e della 7 deidrogenasi a livello delle cellule della zona reticolare dei surreni, cellule gliali cerebrali e fibroblasti cutanei, epatociti e gonadi”.
 
 
 
 
Diversi studi effettuati sia sugli animali da laboratorio che sui primati e sull’uomo, hanno dimostrato che l’ormone è privo di tossicità.
La sua somministrazione non provoca anomalie emato-biochimiche, mutageniche, del profilo epatico ed urinario, anche nel caso di cure protratte ed ad alti dosaggi (2000 mg/kg nei ratti, 500mg/kg nei primati).
La somministrazione di  keto-dhea non comporta  fenomeni di accumulo, pur presentando costanti concentrazioni plasmatiche.
 
Minima è la trasformazione in estrogeni ed androgeni per cui puo’ essere somministrato in pazienti in cui e’ controindicato il dhea, quindi nel caso di pazienti che presentano acne, irsutismo, alopecia androgenica, neoplasie ormondipendenti, con ottima tolleranza anche nei trattamenti protratti.
 
EFFETTI IMMUNOLOGICI

La ridotta produzione di keto-dhea contribuisce al cosiddetto fenomeno di immunosenescenza ovvero di invecchiamento del sistema immunitario. “Il progressivo calo dell’ormone derivato dal dhea in contrapposizione all’aumento dei livelli di cortisolo” prosegue il dott.A.  Polimeni,’’ è una delle cause della perdita di efficienza e dell’armonia del sistema immunitario con conseguente suscettibilità a contrarre infezioni ed a sviluppare infiammazioni croniche, patologie autoimmuni e forme tumorali”.
Il keto-dhea a livello immunologico svolge le seguenti funzioni:
a) antagonizza l’azione dei glucocorticoidi a livello recettoriale, specie delle cellule del sistema immunitario.
b) svolge azione piu’ potente del dhea  sull’ induzione dell’interleuchina II e di tutto il sistema di citochine TH1 dipendenti (interferone gamma, interleuchina 12) con notevole attivazione dell’ immunita’ cellulo-mediata.
c) controlla le citochine ad azione  proinfiammatoria del sistema TH2(interleuchina 4, 6,10,Tnf)
d) ottimizzazione della produzione anticorpale antinfettiva con potenziamento dell’azione delle vaccinazioni e ripristino dei loro effetti nell’anziano.
e) ripristino dell’armonia e dell’ efficienza immunologica nell’anziano (immunosenescenza) e nei pazienti immunodepressi (ottimizzazione rapporto CD4-CD8). Gli studi più importanti, sono stati effettuati su un gruppo di macachi affetti da  SIV e su un gruppo di pazienti affetti da HIV. In entrambi i casi, è stato evidenziata oltre ad un miglioramento del quadro clinico e ponderale, un’ottimizzazione dei livelli dei leucociti ed in particolare dei linfociti con normalizzazione del rapporto CD4/CD8.
Un recente lavoro presentato al convegno del FASEB dal Dott. ZENK del centro di ricerche del Minnesota, ha messo in evidenza come la somministrazione dell’ormone ad un gruppo di anziani, ne abbia  ottimizzato tutte le funzioni immunologiche, ripristinandone un funzionamento di tipo giovanile con aumento dei neutrofili, dei CD4 , dei natural killers e riduzione dei CD8.
In questo studio è stato osservato un certo calo della pressione diastolica, associato ad un’ottima tollerabilita’ dell’ormone.
Il Dhea stesso presenta diversi effetti immunologici positivi e di immunoricostruzione ma, in dosi eccessive, svolge un’azione prevalentemente TH2 con possibile riduzione dei CD4 a causa della sua conversione in testosterone. Si fa presente che entrambi gli effetti sono indesiderati nell’immunosenescenza e nei pazienti immunodepressi.


AZIONE TERMOGENETICA E SUL SOVRAPPESO

“La ridotta produzione di keto-dhea è corresponsabile dell’aumento di peso e della difficoltà a perderlo che sono  caratteristiche dell’età” - afferma il DOTT ZENK, che con il Prof. LARDY ha condotto gli studi più autorevoli sul keto-dhea e sui suoi effetti bruciagrasso -  “Il keto-dhea determina la perdita di grasso attivando il meccanismo della termogenesi - prosegue il dott ZENK - che si caratterizza per la produzione di calore dal cibo. Mantenere la termogenesi a buoni livelli, consente di ottimizzare il metabolismo basale che tende a deteriorarsi con l’eta’ e che si riduce ogniqualvolta ci sottoponiamo ad un regime dietetico”
Il keto dhea attiva la termogenesi attraverso i seguenti meccanismi:
a-attivazione della termogenesi mitocondriale mediante una forte induzione  di 3 enzimi epatici che svolgono  un’azione lipolitica sugli acidi grassi epatici: enzima malico, glicerol-3-fosfato-deidrogenasi, acyl-CoA-ossidasi.
b-attivazione a livello mitocondriale delle proteine disaccoppianti UCP2-3 localizzate a livello muscolare e del tessuto adiposo ,che sono coinvolte nella produzione di energia dai grassi di deposito; queste sono responsabili dell’estrema variabilita’ genetica del metabolismo basale. Entrambe le azioni sarebbero sostenute sia da un’azione diretta del keto-dhea, sia dall’aumentata produzione del T3 che deriva dall’azione anticortisolica del keto-dhea a livello ipotalamico. In uno studio effettuato in doppio cieco su 30 pazienti in soprappeso sottoposti a regime dietetico controllato (circa 1800 cal.die) e a blanda attività fisica, la somministrazione di 200mg/die di keto-dhea, ha determinato l’attivazione del metabolismo basale con incremento del 5-6%  dei livelli plasmatici di Ft3, nonché  la perdita di peso di circa 6,5 kg in 2 mesi (contro i 2,1 kg del gruppo di controllo).
La perdita era dovuta esclusivamente alla massa grassa con conservazione e lieve potenziamento della magra (al contrario del gruppo di controllo).
Quest’ultimo notevole effetto, sarebbe da attribuirsi alla sua azione anticatabolica-antiglucocorticoide ed induttiva dell’IGF-1. IL Keto-dhea oltre ad essere sprovvisto dei numerosi effetti collaterali delle amine simpatico-mimetiche(efedrina e similari) usate spesso per  gli stessi scopi, si è dimostrato efficace nel prevenire il calo del metabolismo basale tipico dei trattamenti dietetici e del trascorrere dell’eta’.

AZIONE SUL PROFILO PLASMATICO LIPIDICO


In uno studio effettuato presso il Dipartimento di Endocrinologia dell’Università di Praga è stata evidenziata la capacita del keto-dhea di ridurre moderatamente il colesterolo totale e l’Ldl e di aumentare il colesterolo Hdl e l’Apolipoproteina A-1 ,che sono entrambi fattori di protezione del rischio cardiovascolare. A parita’ di dosaggio, questi effetti sono apparsi piu’ evidenti rispetto alla somministrazione di Dhea.
Azione Promnesica
Gli effetti promnesici e neuroprotettivi del keto-Dhea, sono stati studiati in modo minore rispetto al diretto precursore. L’unico studio è stato effettuato dall’Università del Wisconsin sui topi da laboratorio con risultati migliori di quelli ottenuti con il Dhea.
 
ALTRI EFFETTI
 Teoricamente sono gli stessi del Dhea specie se riferiti all’area proenergetica, promnesica ed umorale, con maggiore efficacia sul fronte immunologico e termogenetico. In uno studio pubblicato su Medical Hypothesis, e’stato evidenziata un’azione protettiva sulla Sindrome di Raynaund probabilmente secondaria all’incremento del metabolismo basale T3 dipendente. Essendo il keto-dhea prodotto anche a livello cutaneo, molti degli effetti trofici del dhea sulla pelle, sono da attribuirsi a questo derivato. Sono in corso studi sulle applicazioni cosmetiche del keto-dhea sul trattamento delle rughe e dei fenomeni che caratterizzano l’invecchiamento della pelle.
 
MODI D’USO E DOSAGGIO
E’ preferibile usarlo da solo nei pazienti in cui è controindicato il dhea (acne, irsutismo, alopecia androgenica sindrome  da ovaio policistico, neoplasie o stati preneoplastici ormon-dipendenti) , nei casi in cui il Dhea ha provocato effetti collaterali, oppure quando i livelli di estrogeni e testosterone sono ottimali e non si vogliono modificare.
Puo’ essere usato in associazione al Dhea (anche in minime dosi), quando si vuole realizzare una certa produzione periferica di estrogeni e/o testosterone, qualora questi siano carenti.
“Attualmente la forma di somministrazione piu’ usata e’di 12,5 mg di dhea e di 27,5 mg di keto-dhea x 2v/die (nella donna si usano dosaggi ridotti)’’, afferma il Dott. STEPHEN CHERNISKE che ne ha messo a punto la sinergia. “In questo modo si utilizzano dosi fisiologiche di dhea senza influire in modo significativo sui livelli di estrogeni e di testosterone , potenziandone gli effetti anabolici ed immunologici con l’aggiunta di keto-dhea. In alcuni studi da noi effettuati insieme al Dott. ZENK, questa associazione si è dimostrata ideale nel determinare un indice catabolico/anabolico ottimale. (ACI- TEST)”.
Il keto dhea va assunto preferibilmente dopo i pasti principali  (2v/die).
Nel caso si vogliano ottimizzarne le azioni termogeniche è preferibile l’assunzione  2 h  prima dell’attività fisica.
 
Considerati gli effetti dell’ormone, che svolge molte delle azioni del dhea senza influire sui livelli di estrogeni e di testosterone con particolare efficacia nell’ottimizzare le funzioni del sistema immunitario ed il metabolismo basale, è molto probabile che questo prezioso derivato del dhea diventerà uno dei capisaldi della “terapia ormonale sostitutiva naturale”. 
 
 
12 Giugno 2006