Medicina Antiaging-Menopausa-Andropausa-Terapia di Modulazione Ormonale con Ormoni Bioidentici, Sarm e Peptidi

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La repubblica salute - donne,rivincita a 40 anni-aprile-2007-


In questo quadro geerale, conta. nella quarantenne, qualche elemento in più: primo fra tutti, la maggior attenzione alla prevenzione delle malattie e alla cura del corpo. Ma anche la consapevolezza, la maggior sicurezza e l'accettazione del proprio aspetto fisico, che si riflette in una capacità di vedere - e trasmettere all'esterno non solo i propri difetti, come spesso accade nelle donne anagraficamente più giovani, ma anche i propri pregi, riuscendo a minimizzare i primi e ad esaltare al meglio i secondi.
Altro importante fattore, la maggiore abilità, grazie anche alla maturità, nella gestione dello stress negativo, che come è ben noto è uno dei principali artefici dell'accelerazione dell'invecchiamento. Naturalmente, non si può generalizzare: nell'apparire di un'età biologica inferiore rispetto a quella anagrafica conta, e molto, un mix di elementi,
«Esiste una predisposizione di base, genetica, alla maggior o minor giovinezza" biologica, attualmente non modificabile, sulla quale operano variabili - tipo di alimentazione, movimento, stress, prevenzione delle malattiequeste sì con ampie possibilità di intervento: il che spiega perché determinati individui possano apparire anche di 10-15 anni più giovani rispetto a coetanei che, invece, dimostrano, talvolta, anche qualche anno in più del "dovuto",>, sottolinea Damiano Galimberti, specialista in scienza dell'alimentazione.
Premesso questo, vediamo come e quanto nello specifico si può favorire la migliore forma e giovinezza, proprio a partire dai quarant'anni. Quella che si può condierare la nuova età dell'oro. Soprattutto, ma non esclusivamente, per le donne.





Pensare positivo aiuta a restare giovani

QUARANTENNI e più con un aspetto e una mente giovani. Dove quest'ultima, la mente, o meglio, la psiche, svolge un ruolo antiaging di tutto rispetto. In altri termini: un atteggiamento mentale "giovanile" può incidere anche sul corpo. E rallentarne, indirettamente, l'invecchiamento. «Come ha dimostrato infatti la psiconeuroendocrinologia, i processi psicologici possono influenzare, positivamente o negativamente, le strutture neuro-emotive, che a loro volta regolano diverse funzioni organiche, inclusa la produzione di ormoni e il sistema immunitario. Di conseguenza, modalità di pensiero e atteggiamenti positivi, come il sentirsi giovani, favoriscono il rilascio di endorfine e ormoni antistress, che combattono come noto l'ossidazione, ovvero l'invecchiamento, delle cellule. Inoltre, il pensiero positivo, cosi come il buonumore, aiutano a mantenere più efficiente il sistema immunitario dell'organismo, contribuendo a preservarlo da numerose patologie che, come risaputo, favoriscono un'accelerazione dell'invecchiamento», spiega il dottor Polimeni,psiconeuroendocrinologo,codirettore del progetto Venerepersempre e della societa' sacientifica incentrata sull'healthy aging, "Regenera Research Group".
Naturalmente, questo atteggiamento si rivela tanto più incisivo quanto più supportato dalle altre buone norme di antiaging. In sostanza, non basta sentirsi giovani per apparirlo, come d'incanto. Però, sicuramente, aiuta. Come aiutano l'autostima e la realizzazione, anche nell'ambito lavorativo e professionale (che di solito arriva in età matura): elementi non più preclusi, come un tempo, alle donne. Che anzi, dimostrano di tamponare molto meglio lo stress degli impegni su più fronti - casa, lavoro, maternità - rispetto ai coetanei maschi. Merito, probabilmente, della protezione biologica e di resistenza di cui godono le donne "programmate" per procreare e proteggere la discendenza.



"Amore e maternità fanno bene

Secondo alcune ricerche, le quarantenni hanno una vita sessuale più attiva e soddisfacente non solo rispetto alle coetanee del passato, ma anche alle ventenni di oggi: merito, probabilmente, del rapporto più equilibrato con la propria sessualità e fisicità, truffo della maturazione, delle esperienze. E, dato di fatto, per ragioni di carriera, scelta del partner o altro, con sempre maggiore frequenza affrontano a questa età la gravidanza, anche da primipare. In perfetta coscienza e con la prospettiva di allungare anche così l'aspettativa di vita. Lo rivelerebbe una ricerca recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Nature, adducendo al ruolo protettivo degli estrogeni, che stimolati dalla gestazione, rallenterebbero l'invecchiamento del sistema riproduttivo. Gravidanza a parte, che apre un capitolo in ogni caso delicato soprattutto per le 'over 40", è indubbio che una buona salute ormonale - e di conseguenza un aspetto giovanile, considerato che gli ormoni, estrogeni in particolare, influiscono sulla tonicità e a freschezza della pelle - è strettamente vincolata ad una regolare attività sessuale e viceversa. «Il sesso è un ottimo antiage, poiché genera uno stato di benessere che induce a rilasciare ormoni e neurotrasmettitori ad effetto rallentante sui processi biologici di invecchiamento. Inoltre, è un ottimo "allenamento" per il meccanismo di produzione degli ormoni sessuali, estrogeni e progesterone', ricorda Polimeni.


Fitoestrogeni e "omega 3" tra i più efficaci anti-age


ATTEGGIAMENTO mentale positivo, stimoli culturali (è certo il rapporto tra buon livello culturale e qualità e durata di vita), sana e regolare attività sessuale, movimento, attenzione per la cura e la prevenzione delle malattie: sono alcuni dei segreti di lunga giovinezza, delle 40 anni e non solo. Altri campi di intervento.

ALIMENTAZIONE

Ogni giomo, aumentano le conferme scientifiche sull'efficacia preventiva di un'alimentazione corretta. Significa sorvegliare la dieta in quantità ma, soprattutto, in qualità, introducendo regolarmente nutrienti di cui è ormai certa l'athvità antiage: verdure e frutta fresche di stagione, ricche di vitamine e minerali antiossidanti, cereali associati a legumi (per l'apporto in fitoestrogeni e in acido folico, che favorisce la metilazione, fenomeno che interviene nel controllo dell'espressione dei geni). «Il consiglio è controllare l'apporto in Omega 3, con una tavola che permetta di riequilibrare il giusto rapporto con gli Omega 6, riportandolo vicino al valore ottimale di i a 4. In pratica, è bene introdurre nella dieta il pesce almeno 2-3 volte la settimana, variando le qualità e non trascurando il salmone selvatico, che tra i prodotti ittici è il più ricco in Omega 3 e il meno passibile di contaminazione da mercurio. Pericolo presente, in generale nei pesci selvatici e soprattutto nel pescespada, per l'inquinamento delle acque marine', dice Galimberti. Attenzione anche alla buona funzionalità dell'intestino, garanzia di una corretta assimilazione dei principi nutritivi, e si riflette anche in una pelle più giovane e li-esca. «Se necessario, assumere fermenti lattici sotto controllo medico e non eccedere in generale nell'assunzione di pomodori, ricchi sì in licopene, potente antiossidante, ma anche in tomatina, un antibiotico naturale. E non esagerare coi latticini, anch'essi contenenti antibiotici naturali che in età adulta influiscono negativamente sulla flora batterica e, inoltre, possono apportare dosi significative di estrogeni, visto che nella catena di produzione industriale viene immesso anche latte munto da vacche gravide», dice il dottor Galimberti.

INTEGRATORI E ORMONI

Sotto controllo medico e previ test specifici (come i dosaggi ormonali e il D-Rooms test che valuta lo stato di ossidazione delle cellule con un semplice prelievo del sangue), l'assunzione di integratori può rivelarsi un'utile terapia antiage di supporto, come previsto dai concetti dell'endomodulazione. «Accanto ai mix di vitamine e minerali antiossidanti, utili i cocktail che includono anche aminoacidi, precursori di ormoni e neurotrasmettitori che combattano in modo mirato i vari bersagli dell'invecchiamento, spiega Ceccarelli. Infine, in particolare per la donna 'over 40", è importante valutare l'integrazione con i titoestrogeni, come quelli estratti da soia e triloglio rosso, per prevenire in tempi utili i disturbi del climaterio successivamente, della menopausa.


Orgasmi migliori ma pochi controlli

Se le 4Oenni godono di una seconda giovinezza, non male se la sembrano passare anche i coetanei maschi, che, peraltro, non "pagano" lo scotto delle variazioni ormonali. Uno studio condotto da ricercatori guidati dalla psicologa inglese Lorraine Boule, Università di Sheffield, sfaterebbe il mito dell'andropausa, sostenendo dab alla mano, che gli uomini oltre i 40 tengono l'erezione per più tempo, resistendo più a lungo prima dell'orgasmo, e che, tutto sommato, con gli anni l'attività sessuale diminuisce, ma la qualità aumenta. Altro punto a favore, come evidenziano diverse statistiche, rispetto alle donne gli uomini sono più propensi a smettere di fumare, con tutti i vantaggi conseguenti, sia in termini di salute che estetica. «AI negativo, rimane la maggior usura da stress e, in generale, la minor propensione a sottoporsi a controlli preventivi», chiosa Polimeni.
09 Dicembre 2009