Endocrino-Immunologia

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Mal di primavera-star bene aprile 2008-


È arrivata la stagione più vitale dell’anno, eppure ti senti a terra? Forse soffri di “mal di primavera”. Quel mix di disturbi passeggeri ma piuttosto fastidiosi che può colpire con il cambio di stagione, e che una ricerca promossa da FederSalus (l’associazione delle aziende di prodotti salutisitici) ha ribattezzato “sindrome del letargo”. Segni particolari? Stanchezza cronica (colpisce, secondo lo studio, nel 62% dei casi), calo d’attenzione (46%), umore irritabile (56%), difficoltà di digestione (31%). Ma anche calo delle difese, pelle opaca e ipersensibile, capelli fragili e difficoltà a prender sonno.

Quasi un effetto jet-lag

Come mai succede? «Perché i cambiamenti climatici, specie l’aumento delle ore di luce, mettono in moto un complesso meccanismo di adattamento da parte del nostro organismo, proprio come succede con il jet-lag», risponde Ascanio Polimeni, neuropsicoendocrinologo ed esperto in cronobiologia. «Le ore di veglia aumentano a discapito di quelle di sonno, e ciò sollecita il nostro orologio biologico provocando malesseri in chi non ha una buona autoregolazione dello stress. Più luce abbassa la produzione di melatonina e stimola quella di serotonina, rallentando l’attività delle ghiandole surrenali che secernono cortisolo. Un deficit di questa sostanza abbassa la pressione e provoca cali d’energia, crisi ipoglicemiche, ansia, insonnia e astenia. Inoltre, le surrenali sono legate alla tiroide: se lavora meno, causa oscillazioni di peso e ritenzione idrica».

Sei raffreddata e non ti passa

Dopo un lungo inverno di influenze e raffreddori, sei ancora debole e congestionata. Fai fatica a riprenderti, ti senti le difese immunitarie sotto i piedi. E inizi a pensare di soffrire di rinite allergica.
Perché succede «Gli strascichi influenzali creano stress che si aggiunge a quello causato dal cambio di stagione», afferma Polimeni. «Inoltre, infezioni e allergie sono favorite dal deficit di cortisolo causato dal rallentamento delle ghiandole surrenali».
Che cosa fare «Il Ribes nigrum in macerato glicerico (50 gocce al dì prima dei pasti) è un ottimo tonico per le surrenali. E per rinforzare le difese, zinco picolinato (50 ml al dì). Infine, una cura immunologica per stimolare la produzione di cortisolo: olio di fegato di squalo in perle (in farmacia), una a colazione e una la sera dopo i pasti. Per un mese».

Hai il sonno leggero e agitato

La sera fai fatica ad addomentarti, oppure dormi, ma di un sonno leggero e agitato. O, ancora, ti svegli nel cuore della notte e non riesci più a chiudere occhio. La mattina quando ti svegli sei già stanca, e ti resta tutto il giorno un cerchio alla testa e un fastidioso senso di sonnolenza.
Perché succede «La primavera ha un effetto eccitante sull’organismo», spiega il dottor Ascanio Polimeni. «L’aumento di ore di luce stimola la serotonina e la dopamina, che sono i neurotrasmettitori dello stress. Allo stesso tempo, diminuiscono invece i livelli di melatonina, che è legata al buio. Questo squilibrio altera la qualità del sonno in chi ha un meccanismo di adattamento allo stress meno efficiente».


Che cosa fare «Per sincronizzare l’orologio biologico e favorire il riposo, sono utili microdosi di melatonina in compresse da sciogliere sotto la lingua: 0,5 ml al giorno», spiega Polimeni. «E per aiutare l’organismo ad adattarsi, Eleuterococco in tintura madre (30 gocce al giorno a stomaco vuoto). Infine, è bene integrare magnesio e potassio (1 g al giorno) e iodio in minidosi (in alghe come il Fucus, in estratto secco in forma di pastiglie, una al dì). La cura dura un mese».

28 Agosto 2008