Endocrino-Immunologia

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Le paturnie dei "giorni no" ora passano con salvia e soia oggi [ottobre 1996]


Fino a qualche anno fa era ritenuta il frutto della fantasia femminile. A soffrirne, dicevano i maligni, erano soprattutto le donne paturniose e ?nevrotiche?. Oggi invece sappiamo che la sindrome premestruale interessa oltre il 60 per cento della popolazione femminile. Nausea, problemi digestivi, dolori addominali, tensione al seno, mal di testa, insonnia, nervosismo. La causa? Gli squilibri biochimici e ormonali. A parlarcene ? il dottor Ascanio Polimeni, specialista in Psiconeuroendocrinologia e autore di PMS la sindrome premestruale (Edizioni Kappa).

Il gioco degli ormoni
?Com'? noto il ciclo mestruale ? scandito dall'alternarsi di due ormoni: gli estrogeni, che predominano nella prima fase, e il progesterone che invece domina la seconda?, spiega il dottor Polimeni. ?La novit? consiste nell'aver individuato i sottili fili che legano questi ormoni a due sostanze che regolano il tono dell'umore: la serotonina, in stretto rapporto con gli estrogeni, invita all'attivit? e al buonumore, mentre la melatonina, dipendente dal progesterone, tende a calmare e a dare sonnolenza. Ora, se queste due sostanze (dette neurormoni) sono in equilibrio la donna vivr? l'annuncio delle mestruazioni senza troppi disagi. Se invece l'equilibrio si rompe, ecco apparire il tipico malessere di "quei giorni no". Un eccesso di serotonina rispetto alla melatonina induce ansia, insonnia e irrequietezza, mentre l'eccesso di melatonina porta stanchezza e depressione. Non solo. Nel tentativo di aumentare i livelli di serotonina, l'organismo ? attratto dal cioccolato che ne stimola la produzione. Vi ? poi il caso della donna in premenopausa che registra un'insufficienza sia di estrogeni sia di progesterone e che per questo alterna momenti di euforia con momenti di depressione?.

Gli esami da fare Fino a ieri, per evidenziare eventuali squilibri, si ricorreva al dosaggio ormonale. Oggi invece ? comparso un esame che consente di valutare con maggior precisione il rapporto tra i neurormoni in gioco: il ?test della saliva? basato su due piccoli prelievi della secrezione salivare in modo da avere il diagramma dei picchi di serotonina e melatonina nell'arco delle 24 ore. Fatto che permette al ginecologo o all'endocrinologo di mettere a punto una tempia su misura.
Una ricetta per ogni caso La cura per bilanciare i due arbitri dell'umore? ?Niente ormoni di sintesi, oggi somministrati con troppa leggerezza, ma preparati di origine vegetale (i cosiddetti fitormoni) che sono privi di effetti collaterali?, spiega ancora il dottor Polimeni. ?In particolare, l'eccesso di estrogeni (e quindi di serotonina) si combatte con l'assunzione di progesterone naturale ricavato dalla soia e di pillole di melatonina preparate dal farmacista. Al contrario, l'eccesso di progesterone (e quindi di melatonina) viene contrastato dagli estrogeni estratti dalla salvia, dall'angelica e dalla cimifuga, nonch? dall'assunzione di triptofano, l'aminoacido che presiede alla sintesi di serotonina e che abbonda nel latte, nel cioccolato, nelle patate, nei carboidrati e nella carne bianca. Nei casi di forte depressione si pu? ricorrere anche alla fototerapia, con esposizioni a particolari lampade che stimolano la produzione di serotonina, o agli antidepressivi dell'ultima generazione che ne aumentano la disponibilit? organica Alle prime avvisaglie di menopausa si pu? invece ricorrere a una terapia mista che abbini fitormoni e melatonina nelle diverse fasi del ciclo. Per "ricaricare" le lancette dell'orologio biologico, il sofisticato timer nascosto nel cervello che ha il compito di sincronizzare i ritmi esterni e interni alle diverse funzioni dell'organismo. In fondo, che cos'? la sindrome premestruale se non un ciclico disturbo dei nostri ritmi lunari??.
17 Novembre 2004