CRONONUTRIZIONE - NUTRIGENOMICA

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SI PUO' DIMAGRIRE DORMENDO?


Dai “piani alti” della scienza la risposta arriva positiva e propositiva. E nella stagione più dark dell’anno, consiglia di assecondare i ritmi notturni e di farsi delle belle dormite per lasciar lavorare in santa pace il “grasso bruno” (quello che brucia calorie per riscaldare gli animali che vanno in letargo e i neonati) e che secondo una ricerca dell’università inglese di Nottingham,  pubblicata sulla rivista Diabetes, opererebbe di gran lena anche negli adulti, proprio di notte e soprattutto durante l’autunno in inverno (con un picco in gennaio). Ovviamente, meglio non dormire troppo sugli allori e continuare anche la buona routine “anticiccia”, che vede nella corretta alimentazione e nella giusta e regolare dose di movimento le basi della forma. Qualche spunto da suggerimenti e  diete in tema, che seguono questo filone di ricerche.

La “dieta” (metaforicamente parlando) della luce. 

Per  spronare il grasso bruno a bruciare di più, secondo gli scienziati inglesi occorre nutrire tutti i giorni il corpo con una dose adeguata di luce diurna. “É un  altro valido motivo per esporsi almeno 20 minuti al giorno alla luce naturale, anche con il cielo nuvoloso. Oltre ad accendere l’interruttore del grasso bruno, i raggi uv aiutano a sincronizzare tutto il sistema ormonale,  in particolare il rapporto tra serotonina e melatonina e tra cortisolo e melatonina, con positive ricadute anche sulla forma e il metabolismo”, osserva Ascanio Polimeni, membro del comitato scientifico dell’International Hormone Society.


Hibernation Diet.

Propone un’alimentazione adeguata a sfruttare le naturali funzioni del fegato (l’organo maggiormente implicato anche nella depurazione dell’organismo), che sarebbe maggiormente attivo nelle prime quattro ore del sonno. Tra i suggerimenti più perseguibili per il self help: al pomeriggio e a fine giornata, perfetti due spuntini a base di noci, noccioline tostate, banane, carote. Prima di coricarsi,  uno-due cucchiaini di miele spalmati sul pane o sciolti in un bevanda calda daranno la carica giusta al lavoro notturno del fegato. Info: Dimagrire dormendo, di Mike e Stuart McInnes, Red edizioni.

Dieta del dinner cancelling.

È studiata per stimolare la sintesi dell’ormone della crescita, prodotto dall’ipofisi durante le ore notturne, con il coinvolgimento delle cellule del tessuto adiposo che, opportunamente catabolizzate, rilasciano calorie. Il principio è molto semplice:  nutrirsi con una dieta equilibrata fino alle cinque del pomeriggio con porzioni normali ma  senza alcuna limitazione, e poi, tre volte alla settimana, consumare al posto della cena snack leggeri e bevande salutari. Info: La dieta del dinner cancelling, di Dieter Grabbe, Red Edizioni.

I cibi delle belle emozioni (notturne).

Anche il cervello è una macchina chimica che influenza ormoni (compresi i “rilassanti” e gli “antifame)  e altre molecole chiave del metabolismo. «Qualsiasi regime alimentare si stia seguendo, mai trascurare i cibi chiave del benessere mentale, ossia le  sostanze che partecipano alla sintesi dei neurotrasmettitori, come noradrenalina, dopamina, serotonina, L-glutamato, GABA (acido gamma-aminobutirrico), contenuti in alimenti molto comuni: pesce, carni bianche e rosse, fegato, uova, latte, legumi e parecchi vegetali”, conclude Polimeni. Info: www.studiopolimeni.com


CLAUDIA BORTOLATO


04 Dicembre 2009