CRONONUTRIZIONE - NUTRIGENOMICA

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Perche' non riesco a dimagrire


"Perché non riesco a dimagrire?" Errori nelle diete

Ascanio Polimeri, psiconeuroendocrinologo membro del comitato scientifico
della WOSAAM (World society of antiaging medicine e dell’international hormone society)

ERRORI ORMONALI
1) la dieta logora… (chi la fa perennemente) - L’organismo vive la dieta come segnale di carestia. Quindi si difende geneticamente. Come? Producendo meno leptina (da “leptos”=sottile), ormone dell’assottigliamento che funziona da ponte tra il tessuto adiposo e il cervello. Attenzione: il segnale di carestia fa saltare il meccanismo della fame!
2) effetto “yo-yo” – Datti una mossa: fai attività fisica per mantenere il peso raggiunto, se vuoi mantenerlo guardando a lungo termine. Muovendoti i mitocondri (centrali energetiche della cellula) acquistano brillantezza, il motore brucia di più e perdi peso. A patto riesca ad applicare le quattro regole della dieta italiana: 1) evita di “non accorgerti di ingrassare” e controlla il peso ogni 3 giorni; 2) allontana il soprappeso prendendoti a pizzicotti le braccia, cosce e girovita (IMC non deve superare 22, oppure la massa grassa non oltrepassare il 12%); 3) è inutile aver perso 7 chili in 7 giorni se non riesci a mantenere il peso forma (il fabbisogno calorico (Q) giornaliero è: in caso di sovrappeso, Q=kA, dove k vale 600 per gli uomini e A è l'altezza in metri al quadrato); 4) quando sgarri a tavola non autopunirti negandoti la successiva abbuffata, ma piuttosto evita di infilare diversi errori come facessi il tour de force delle vacanze natalizie!
3) preferisci la dieta iperproteica – Stimola il metabolismo aiutando la liberazione dell’ormone della crescita dal potere dimagrante. Perchè incrementa la massa magra, che "brucia" di più e può essere utilizzata alla stregua di una terapia in via temporanea per mettere in riga l'organismo. Ma ai carboidrati non bisogna assolutamente rinunciare; sono loro che, favorendo la secrezione di serotonina, mantengono alto il livello dell'umore, e se la dieta non li apporta si rischia la depressione.
4) tutta colpa dell’insulina – Quando mangiamo carboidrati passa nel sangue una certa quantità di zucchero; per mantenerlo ai giusti livelli, il pancreas produce un ormone detto insulina (prodotta quando si mangia). Capace di aprire le porte delle cellule che incamerano gli zuccheri utili per l'energia. È l’insulina che avvisa il sistema nervoso della sazietà raggiunta. A questo punto i suoi livelli nel sangue scendono e il cervello rilascia l'ormone del relax, la serotonina: risultato? Per diverse ore non penserai più al mangiare.
5) stanchezza cronica – Stanchezza al mattino, occhi gonfi, ritenzione idrica, particolare sensibilità al freddo: hai problemi con la tiroide. Qualche esame e il giusto menu bastano per non incappare negli errori a tavola.
6) calo di peso con difficoltà – Colpa della resistenza alla leptina: ormone della sazietà che altera la parte del cervello che regola il desiderio e l'appetito. Fai attività fisica e tieni conto dell’indice glicemico dei cibi.
7) grasso addominale, stanchezza, depressione, disturbi del sonno, calo desiderio sessuale e potenza erettile sia nell’induzione che nel mantenimento non brillante: vi manca il testosterone. Evitate alcol, aceto e bevande contenenti caffeina. No a latticini e bibite gassate. Seguite piuttosto una dieta paleolitica: freutta, verdura, carne, pesce, pollo e uova.
8) aspetto vecchieggiante – Unito a scarsa muscolatura, guance cadenti, aumento del grasso nell’addome, sulla schiena e al girovita, maniglie dell’amore troppo evidenti, difficoltà a fare ore piccole: vi manca il GH, ormone della crescita che, insieme alla tiroide, leptina, adiponectina e testosterone, agevola il dimagrimento. Al contrario del cortisolo che, se in eccesso, ostacola il calo di peso.
13 Ottobre 2008