Anche quest?anno le abbuffate natalizie hanno lasciato il segno.
Gonne che tirano sui fianchi, jeans che non riesci pi? ad allacciare.
Non hai nemmeno bisogno di salire sulla bilancia per capire che sei ingrassata di almeno un paio di chili. Colpa delle troppe calorie che hai ingurgitato nelle ultime settimane. Ma soprattutto dei cibi super ricchi di grassi, proteine animali e zuccheri, che ti hanno ?intossicata?.
Secondo le ultime scoperte della nutrigenomica (la scienza che studia le complesse relazioni tra l?alimentazione e il patrimonio genetico) l?aumento di peso ? dovuto alla qualit? di quello che mangiamo e non tanto alla sua quantit?.
Il peso sale se sei infiammata ?A farci ingrassare sono in particolare i formaggi, le carni rosse, i salumi, le uova, i cereali raffinati.
Perch? favoriscono l?infiammazione dell?organismo?, spiega il dottor Ascanio Polimeni, psiconeuroendocrinologo e presidente del comitato scientifico dei medici antiaging.
S?, hai capito bene. La colpa non ? delle troppe calorie che forniscono,ma delle reazioni a catena che causano quando li assimiliamo.
?Il ?la? viene dato dall?nfkb, una proteina presente all?interno delle cellule?, precisa il nostro esperto. ?A contatto con potenziali nemici (come virus e batteri, ma anche radicali liberi e alimenti ?cattivi?)l?nfkb attiva la sintesi delle citochine infiammatorie, sostanze che hanno il compito di contrastare gli invasori?. L?infiammazione, dunque, ? una risposta difensiva del
nostro corpo. Utilissima ma che, se diventa cronica, pu? causare una serie di problemi pi? o meno gravi: dal sovrappeso all?aumento di colesterolo e trigliceridi, al diabete.
Metabolismo in frenata
?Le citochine prodotte dall?organismo,a loro volta, inibiscono particolari recettori (i ppars), antenne neurochimiche disseminate nelle cellule del fegato, nel tessuto adiposo e nei muscoli, che regolano l?utilizzo dei grassi e la sensibilit? all?insulina?, continua il dottor Polimeni.
Con quali risultati? ?Il metabolismo rallenta, mentre i depositi di grasso (e di conseguenza il peso) aumentano, perch? vengono bruciate meno calorie per compiere le stesse attivit?. In pi? il pancreas ? costretto a liberare sempre maggiori
quantit? di insulina per mantenere costante la glicemia e trasformare in grassi gli zuccheri in eccesso presenti nel sangue. Ma il peggio ? che il tessuto adiposo, producendo a sua volta altre sostanze infiammatorie, attizza di nuovo l?incendio: pi? ingrassi, pi? le fiamme divampano, il metabolismo frena e favorisce un ulteriore aumento di peso che stressa ancora di pi? l?organismo, in un circolo vizioso che sembra non avere fine.
Butta acqua sul fuoco
?In realt? una via d?uscita c???, rassicura Polimeni. ?E ce la indica di nuovo la nutrigenomica. Infatti come ci sono cibi ?piromani?, ce ne sono altri che spengono le fiamme.
Per esempio i grassi polinsaturi a lunga catena (come gli omega 3) che agiscono sugli stessi recettori ppars stimolandone (anzich? inibendone) l?attivit?. Queste sostanze migliorano il metabolismo dei grassi, aumentano la sensibilit? all?insulina e favoriscono, di conseguenza, la perdita di peso. Molto importanti sono anche gli alimenti ricchi di antiossidanti?, continua il nostro esperto. ?Perch? contrastano i radicali liberi che, insieme ai cibi incendiari, provocano il rilascio di citochine infiammatorie?.
Vegetariano con pesce
Uno studio dell?universit? di Toronto (in Canada) ha dimostrato come una dieta ricca di proteine vegetali, frutta, verdura, noci e pesce, associata all?assunzione di fibre(cereali integrali e semi), ? in grado di ridurre il livello nel sangue dei mediatori dell?infiammazione, del colesterolo e dei trigliceridi. E, non meno importante, di fare dimagrire prima e meglio, a parit? di
calorie, di una dieta ricca in proteine animali e grassi saturi.
Allo studio dell?universit? canadese si ? rifatto anche il dottor Polimeni,
che ha messo a punto sei menu su misura per te. Con le ricette per tornare in linea e depurarti, puntando sui cibi antincendio.
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