CRONONUTRIZIONE - NUTRIGENOMICA

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L'altra medicina [ottobre 2002]


La cronobiologia ? una branca relativamente nuova della medicina, che valuta il funzionamento dell'organismo in rapporto al tempo. E la scienza che studia il modo in cui la natura si organizza nelle sue funzioni biologiche dal punto di vista temporale: si occupa in sintesi dello studio delle periodicit? del corpo in dipendenza dall'interazione tra l'ambiente, l'alternarsi della luce e del buio. Secondo la cronobiologia, infatti, il problema non ? "quanto" mangiare ma "quando" e in quale momento del giorno.

Dimagrante e depurativa, la cronodieta (non a caso si chiama cos?) si basa proprio sugli orari di assunzione degli alimenti: ? perfetta per rimettere in forma il fisico a patto che i carboidrati vengano assunti durante le prime ore del mattino e nel primo pomeriggio.

Perch??

"Perch?", afferma il dott. Ascanio Polimeni psico neuro endocrinologo e specialista di alimentazione e terapie antinvecchiamento, "in quelle ore l'organismo tende a consumare prevalentemente zuccheri quindi evita che si trasformino facilmente in grassi. Suddividere l'assunzione di cibo durante specifiche ore della giornata consente di ottimizzare i processi metabolici individuali e sfruttare al massimo i principi nutritivi degli alimenti".
L'organismo in pratica non brucia le calorie in modo sempre uguale poich? a causa dei ritmi circadiani dell'attivit? ormonale l'organismo metabolizza gli alimenti con lievi differenze a seconda dell'ora di assunzione. "Al mattino", spiega il dottor Polimeni, "c'? un primo picco del testosterone assieme ad un'alta quantit? di HGH generata da sonno e digiuno, il metabolismo quindi ? pi? accelerato e consente di consumare, per la prima colazione, alimenti come miele o marmellata su fette hiscottate, latte scremato o yougurt e succo di frutta. Ma per chi preferisce il "gusto salato" vanno bene anche uova, formaggio o prosciutto, purch? magro, perch? al mattino, non solo vengono assimilati poco ma si digeriscono decisamente meglio che in qualsiasi altra ora della giornata".

Sfruttare l'azione dei cibi sul metabolismo senza ingrassare ? dunque un obiettivo raggiungibile senza grandi fatiche. "Ma a pranzo" chiediamo ancora al dott. Polimeni "che cosa ci suggerisce di mangiare"?

"Verso mezzogiorno cominciano a calare gli ormoni che stimolano il metabolismo, ma si continuano a bruciare calorie con un ritmo elevato, quindi questo ? il momento migliore per gustare un piatto di buona pasta mediterranea, oppure di riso, accompagnati da dosi, anche abbondanti di verdure".

Naturalmente non bisogna eccedere nel condimento, limitatevi ad un sugo senza troppi grassi aggiunti e ad una porzione che non superi gli 80 grammi.

Spaziate, invece, per qualit? e quantit? con la verdura, ottima prevenzione a tutte le patologie, ivi compresa quella tumorale.

Diversa la situazione dell'organismo nel tardo pomeriggio: ore pericolose in cui ? preferibile non eccedere perch? l'organismo trasforma il cibo ingrasso e tende a de positarlo dove meno ci farebbe piacere.
"Alla sera", conferma il doni. Polimeni "quando la tiroide rallenta la sua attivit?, ? meglio preferire cibi f4) proteici. Carne, pesce uova o legumi, sono r alimenti che hanno un basso potere ingrassante (a patto che non siano troppo ricchi di condimenti) che stimolano l'ipofisi a sintetizzare l'ormone della crescita (HUH), fondamentale per il processo di lipolisi (consumo dei grassi)". Dimentichiamoci quindi il "rito" del t? accompagnato dai dolci biscottini, e ancor di pi? abbandoniamo il gratificante appuntamento serale con l'aperitivo e le patatine, altamente caloriche ed ingrassanti.
Fondamentale, ? anche non lasciarsi tentare, durante la cena, dai carboidrati: in pratica anche soltanto una fettina piccola di pane comprometterebbe il successo delta dicta perch? l'abbinamento con le proteine fa calare drasticamente la produzione di HUH ed aumentare quella di insulina, l'ormone "ingrassante" per eccellenza.
Ovviamente non si parla di assumere grassi (eco perch? non ci vuole condimento) che verrebbero immediatamente immagazzinati. "I grassi" conferma infatti il dott. Polimeni "sono 'traditori' anche a pranzo, soprattutto se si ha l'abitudine di mettersi a tavola verso le due, perch? hanno una digestione molto lenta tanto da finire di essere metabolizzati alla sera, quindi nel momento pi? critico per la linea. Le verdure sono invece ammesse in grande quantit? sia a pranzo che a cena. Magari ? meglio consumare carote cipolle e barbabietole, pi? ricche di zucchero a pranzo e riservare il consumo di insalata e pomodori alla sera.
Per quanto riguarda la frutta", continua Polimeni "? pressoch? vietata alla sera, perche' con i suoi zuccheri farebbe alzare il livello insulina, ma consentita durante tutto l'arco della giornata". Consumare proteine alla sera fa bene non soltanto alla linea: il triptofano (contenuto abbondantemente nella carne), per esempio, oltre a limitare l'appetito, induce la produzione di melatonina, l'ormone che regola il sonno, che accumulato durante la notte, incrementa anche la liberazione di serotonina al risveglio; in pratica favorisce il riposo notturno e contemporaneamente migliora l'energia diurna.

LE DIFFERENTI COSTITUZIONI

La cronodieta, ? certo, funziona davvero. In pochi mesi elimina i chili in eccesso senza creare alcun problema, n? di ordine estetico, n? psicologico, n? tanto meno sociale infatti: la pelle rimane elastica e tonica perch? non viene privata di nessun elemento nutritivo; non si ? preda di depressione perch? il cibo introdotto ? sufficientemente "gratificante" ed al ristorante, con gli amici, si pu? mangiare senza alcun problema.

Il metodo, dunque ? valido ? diventerebbe ancora pi? efficace se si potessero introdurre le varianti pi? adatte alla propria costituzione fisica e dimagrire a seconda delle singole necessit?.

Le "donne mela", per esempio, accumulano "ciccia" nella parte superiore della figura mentre le "donne pera" abbondano di adiposit? dalla vita in gi?. "In quest'ultimo caso", interviene il dott. Polimeni "il responsabile ? la superattivit? de nervo vago. Per bilanciarne il lavoro occorre in consumare carboidrati: pasta e riso a pranzo sono indispensabili perch? stimolano la produzione di serotonina, un neuromediatore in grado di frenare l'attivit? proprio del nervo vago".

E se invece il problema riguarda la parte superiore? "Questo ingrassamento" risponde Polimeni "riguarda principalmente le donne in menopausa e gli uomini. In questo caso, ahim?, i golosi carboidrati vanno decisamente accantonati in favore delle proteine: quindi came, pesce, uova o legumi sia a panzo che a cena, ovviamente sempre per?, accompagnati da abbondanti dosi di verdura".
17 Febbraio 2005