Cronobiologia

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Mal d'autunno-confidenze-ottobre 2008-



DI Silvia Pigorini Con la consulenza di Ascanio Polimeni,
neuroendocrino-
immunologo e cronobiologo MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO
DELL'INTERNATIONAL HORMONE SOCIETY E DELLA WORLS SOCIETY OF ANTIAGING MEDICINE


> Le giornate si accorciano e tu
> diventi malinconica? Beh, dirai, è
> normale quando finisce la bella
> stagione. Ma se ti senti anche sempre
> stanca e assonnata, sei
> svogliata e ti rimpinzeresti tutto il giorno
> di pasta, pane e dolci,
> forse soffri di Sad (Seasonal affective
> disorder): il disturbo
> affettivo stagionale. Non si tratta di un
> semplice malessere legato
> al brutto tempo, ma di una forma di
> depressione dovuta alle giornate
> corte e grigie. E che dura, quindi,
> solo pochi mesi l’anno.
> Tutta
> colpa dell’orologio
> La Sad dipende da un cattivo funzionamento
> DELL'IPOTALAMO E DELLA GHIANDOLA PINEALE
> Questa AREE del cervello
> regolaNO il nostro orologio biologico, cioè
> quel meccanismo complesso
> che ti permette di adattarti ai cambiamenti
> esterni: come le
> stagioni, ma anche l’intensità e la durata della
> luce e i fusi orari.
> In particolare, in presenza della luce
> quest’area secerne serotonina,
> un NEUROTRASMETTITORE che favorisce un senso di
> benessere psicofisico
> e regola l’appetito e il SONNO ED IL DOLORE. Mentre, con
> il buio
> produce melatonina, un NEURO-ormone che, invece, accresce il
> bisogno
> di riposare e abbassa il tono dell’umore. Con l’arrivo
> dell’autunno,
> quindi, e con l’aumento delle ore di buio, l’organismo
> tende a
> produrre più melatonina e meno serotonina rispetto alla bella
> stagione. Se questE AREE NERVOSE funzionaNO bene, puoi soffrire
> di un
> po’ di stanchezza, difficoltà di concentrazione e una lieve
> tristezza. Ma solo per pochi giorni: il tempo di adattarti alle
> giornate più corte. Se, invece, questo meccanismo non funziona al
> meglio, risenti di queste variazioni. Ed ecco che può comparire il Sad.
>
> Le donne rischiano di più Sembra che il sesso femminile, per
fattori
> genetici, sia più vulnerabile di quello maschile ai cambi di
> stagione. In particolare, a mandare in tilt il nostro meccanismo di
> adattamento è lo stress. Tanto che le più colpite sono le donne
che,
> per esigenze di lavoro, hanno ritmi di vita sregolati: come le
> hostess, chi fa i turni di notte (ed è poco esposta alla luce
perché
> di giorno dorme), chi fa spesso viaggi intercontinentali (per via
dei
> fusi orari) oppure soffre di disturbi legati alle variazioni
ormonali
> (come la sindrome premestruale).
>
> Le cure più efficaci
>
Con la luce

> Questo disturbo interessa, soprattutto, chi abita nei
> paesi del Nord,
> dove la luce è meno presente e ha anche una bassa
> intensità. Pensa
> che, per favorire il buonumore, in Finlandia
> esistono ristoranti con
> locali illuminati da lampade speciali che
> riproducono la luce solare!
> Ed è proprio la luce la cura più efficace
> contro la malattia
> stagionale. Si chiama light therapy e consiste
> nell’esposizione a una
> fonte di luce che, a determinate intensità,
> stimola, attraverso il
> nervo ottico, le strutture più profonde del
> sistema nervoso centrale,
> regolando la produzione di serotonina e
> melatonina. Tanto che diversi
> studi hanno dimostrato che il
> trattamento con luce brillante ha un’
> efficacia equivalente a quella
> della maggior parte dei farmaci
> antidepressivi. La luce migliore è
> quella solare. L’ideale, quindi,
> sarebbe concederti, durante
> l’inverno, qualche giorno di vacanza in
> luoghi molto illuminati (per
> esempio, una settimana al mare o in
> montagna). Se non puoi, però,
> niente paura. Negli studi
> specialistici, ma anche in commercio (sono
> in vendita su Internet
> oppure nei negozi di illuminotecnica e costano
> da 100 o 200 euro in
> su) si trovano delle lampade, riconosciute anche
> dalla Fda (Food and
> Drug Administration), che riproducono lo spettro
> della luce del sole
> simile a quello di una giornata estiva. Nei casi
> di Sad in forma
> lieve, basta esporsi alle luce di queste lampade 30
> minuti al giorno,
> meglio nelle prime ore del mattino, da ottobre a
> febbraio. È
> necessario sedersi a circa 50-70 cm dalla fonte luminosa,
> con gli
> occhi aperti. Durante l’esposizione puoi svolgere le normali
> attività
> lavorative d’ufficio, leggere o guardare la tv. «Nei casi di
> Sad più
> importanti, invece, può essere necessario rivolgersi a uno
> specialista», spiega Stefano Pallanti, psichiatra e direttore
> dell’
> Istituto di Neuroscienze di Firenze. «Solo una valutazione delle
> variazioni dei sintomi, infatti, può stabilire la durata della
cura e
> i modi e i tempi di esposizione alla luce». In Italia è possibile
> accedere a queste cure presso l’ospedale San Raffaele di Milano,
> Dipartimento di Scienze neuropsichiche (tel. 0226433206), e presso
> l’
> Istituto di Neuroscienze di Firenze (www.istitutodineuroscienze.it,
> tel. 055587889).
>
Con la dieta

Quando la serotinina è carente, come
> avviene nella
> depressione stagionale, il nostro umore diventa
> ballerino, dormiamo
> male e spesso abbiamo una voglia incontrollata di
> pane, pasta e
> dolci. I cibi ricchi di carboidrati, infatti,
> FAVORISCONO LA PRODUZIONE DELLA
> serotonina. Per ritrovare il buonumore
> e anche il
> sonno, quindi, mangia cibi che ne contengono in quantità
> ADEGUATA:
> PRIVILEGIARE I carboidrati complessi (pane, pasta, riso) DA
> PREFERIRE IL GIORNO MENTRE LE PROTEINE VANNO PREFERITE LA SERA IN
> QUANTO RICCE DI TRIPTOFANO DA CUI VIENE SINTETIZZATA LA SEROTONINA
DI
> GIORNO E LA MELATONINA LA SERA. ALTRI ALIMENTI RICCHI DI
TRIPTOFANO lI
> trovi nel cioccolato, pesce (acciughe, sardine, tonno
> e sgombro),
> legumi (lenticchie, fagioli, ceci, fave, piselli), frutta
> secca
> (arachidi, mandorle, anacardi, noci), latticini (latte, yogurt,
> formaggio) e banane.
>

Con la medicina dolce


Sono efficaci la
> serotonina omeopatica,
> l’iperico (che ha proprietà antidepressive),
> il magnesio (che
> permette alla serotonina di svolgere al meglio il
> suo ruolo di
> neurotrasmettitore e stabilizza l’umore), gli
> integratori a base di
> triptofano (che mantengono i giusti livelli di
> serotonina). Per le dosi e le modalità di assunzione di questi
> integratori chiedi sempre consiglio al tuo medico.

15 Ottobre 2008