MEDICINA ANTIAGING


IL PROTOCOLLO PER UN INVECCHIAMENTO DI SUCCESSO
 
Perché e come si invecchia 
 
Molteplici sono i fattori che influenzano il processo di invecchiamento e delle patologie ad esso correlate come le malattie cardiovascolari, il cancro, il diabete, l'artrosi, l'osteoporosi ed il morbo di Alzheimer.
Tra questi vanno segnalati fattori genetici, sociali e culturali, ambientali, dipendenti dallo stile di vita e biologici.
Oggi sappiamo che l'invecchiamento può essere accelerato o rallentato dall'interazione tra le suddette cause.
La moderna medicina antiaging, intervenendo su di esse, è in grado di posticipare il processo di invecchiamento nonché di prevenire l'insorgenza delle patologie che lo caratterizzano.Fino ad oggi si è pensato all'invecchiamento come ad un processo irreversibile, ineluttabile da accettare passivamente, rappresentato dall'età anagrafica o cronologica.
Questo concetto non è più valido poiché ogni essere vivente invecchia in maniera diversa in relazione sia a fattori interni che esterni.
Sappiamo perfettamente che ci sono individui che sembrano di alcuni anni più giovani o più vecchi rispetto a quanto possa indicare l'età anagrafica.
Recentemente la scienza ha dimostrato quello che l'esperienza e la tradizione ci avevano fatto intuire: l'età anagrafica ha solo un valore burocratico, l'età più veritiera e specchio fedele del processo di invecchiamento è rappresentata dall'età biologica.
L'età biologica è la conseguenza di come invecchiano primariamente i tre sistemi cardine del nostro organismo: il sistema nervoso, il sistema endocrino e quello immunitario che sono intimamente correlati tra loro.
 
 
 
STRATEGIE ANTIETÀ. I QUATTRO PILASTRI


PRIMA FASE: DETERMINAZIONE DELL'ETÀ BIOLOGICA
I test diagnostici
 
Stabilire oggi l'età biologica e possibile attraverso l'integrazione di risposte ad una serie di esami che ci informano su quale è la vera età biologica di un determinato organo o sistema  rispetto ai valori di riferimento per quell'età anagrafica.
 

Principali esami per stabilire l'età biologica

Valutazione dell'età celebrale
 Viene ottenuta per mezzo di diversi tests neuropsicologici e di tests come il profilo dei neurotrasmettitori
 
Valutazione dell'età del sistema endocrino
 L'età e la funzionalità del sistema endocrino vengono dedotti mediante il dosaggio salivare, plasmatico ed urinario degli ormoni e dei loro metaboliti coinvolti nel processo di invecchiamento:
fsh - Lh - estradiolo - estrone-progesterone - prolattina -acth- cortisolo - DHEA - pregnenolone. ormoni tiroidei - somatomedina c-testosterone e melatonina.
 
Determinazione dell'età del sistema immunitario
 La funzionalità del sistema immunitario viene rilevata effettuando test di tipizzazione linfocitaria e di valutazione sia dell'immunità umorale che cellulare.
 
 
Valutazione dell'età Biologica della pelle e di altri apparati
 Puo' essere rilevata mediante diversi esami strumentali e li laboratorio
 
 
Analisi del profilo dello stress ossidativo (su plasma, cellule del sangue ed urine)


Ossidazione – è un processo durante il quale l’equilibrio metabolico della cellula viene interrotto dall’esposizione a sostanze che si trovano nell’ambiente. Questo processo ha come risultato il danneggiamento del DNA da parte dei radicali liberi (molecole estremamente reattive ed instabili) che causano seri danni alle cellule ed accelerano il processo di invecchiamento. Quando vi è un eccesso di radicali liberi, una diminuzione dei livelli di anti-ossidanti o quando si verificano entrambe le condizioni, lo stress ossidativo diventa una condizione nociva per l’organismo, poiché diventa incapace di mantenere una protezione antiossidante ottimale. Lo stress ossidativo contribuisce all’insorgere del diabete, delle disfunzioni cardiache, dell’Alzheimer, delle artriti reumatoidi, delle degenerazioni maculari e delle disfunzioni del fegato,nonche' di altre patologie correlate al processo di invecchiamento.
L’analisi del profilo dello stress ossidativo,e' il risultato dell'integrazione dei seguenti indicatori di salute cellulare':
 
- Grado di produzione di radicali liberi
- Valutazione della capacità della barriera antiossidante
- Misurazione dei markers biologici che sono espressione del danno provocato dai radicali liberi a livello microcellulare e sul DNA
- Determinazione della compliance degli enzimi deputati al ricambio ed alla riparazione delle molecole lesionate.
 
Test di misurazione dell'indice di glicazione
 
Glicazione – è il processo durante il quale molecole di glucosio si legano a molecole proteiche e a specificirecettori, rendendoli inattivi. Questa inattività causa l’ispessimento dei tessuti e la degenerazione fisiologicaassociata all’invecchiamento. La glicazione è legata ai livelli di zucchero nel sangue e di grasso nel corpo,che sono fra i più difficili da controllare durante l’invecchiamento. Un’eccessiva glicazione è una fra leprincipali cause di invecchiamento e contribuisce all’insorgere di cancro e diabete.Il grado di glicazione puo’ essere stabilito dosando le proteine glicate che sono il risultato dell'interazione tra il glucosio ed altri zuccheri plasmatici con molecole proteiche dell'organismo. Le abnormi molecole che ne derivano (Ages), sono responsabili di insulti tossici a livello cellulare.
 
Test di valutazione del processo di metilazione
 
Metilazione – è il processo durante il quale vengono modificate le proteine, il DNA o RNA, attraverso l’aggancio di un metile, che serve a controllare l’espressione genica(l’attivazione e la disattivazione di particolari geni). Ha un impatto negativo sulla salute cardiaca e vascolare. Una metilazione difettosa contribuisce all’invecchiamento e ai processi dipendenti dall’invecchiamento come l’insorgere del cancro, il deterioramento cardiaco e l’invecchiamento cerebrale.Questo processo puo’ essere valutato dosando nel sangue l’omocisteina,sostanza derivata dal metabolismo della metionina che se si accula puo’ favorire strss ossidativo,infiammazione e danneggiare tutti gli apparati.Si rileva altresi’ utile il dosaggio delle vitamine del complesso B e dell’acido folico regolatori del processo di metilazione.
 
Test di misurazione dell’infiammazione cronica
 
Infiammazione– è quel processo di auto-cura con cui il corpo risponde a infortuni, infezioni e deterioramento fisico – specialmente a livello di ossa e giunture. L’invecchiamento, unitamente ad una dieta sbagliata e a cattive scelte di vita, indebolisce la nostra resistenza all’infiammazione e ciò può portare all’insorgere di una vasta gamma di problemi di salute che includono anche problemi legati alla digestione,
disturbi del sistema immunitario, diabete, obesità ed insufficienza cardiaca.Viene valutata dosando nel sangue le citochine infiammatorie ed altre proteine infiammatorie come la Ptoteina C reattiva ed il Fibrinogeno.
 
 
Analisi del profilo energetico cellulare
Con questo esame viene valutata l'efficienza dei sistemi che regolano la produzione energetica a livello mitocondriale mediante la misurazione nelle urine degli acidi organici che sono di basilare importanza alla realizzazione del ciclo di Krebs.
 
 
 
Analisi del profilo degli acidi grassi. 
Il profilo degli acidi grassi (PAG) permette di dosare l’insieme degli acidi grassi (AG) che hanno un’incidenza in fatto di salute: acidi grassi saturi, acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi poliinsaturi (omega-6 e omega-3).
 
 
Mineralogromma (o esame del capello)
Con questo esame viene valutata la concentrazione, a livello cellulare, sia di macro che di micro minerali, nonché di metalli tossici.
 
Analisi quantitativa e qualitativa della composizione corporea
Mediante un impedenziometro viene determinata la percentuale di massa grassa rispetto alla massa magra ed al compartimento idrico nonché il metabolismo basale.
 

SECONDA FASE:TEST DEL DNA O DEL POTENZIALE GENETICO DEI GENI REGOLATORI IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO.
Grazie al Progetto Genoma con il quale e’ stata individuata la mappatura del genoma umano, adesso sappiamo che il DNA di due individui è identico per circa il 99,9%. A parte il caso dei gemelli identici, ogni persona può essere considerata unica dal punto di vista genetico, grazie proprio a questo 0,1% di differenza nel suo DNA. Questa piccola, ma significativa differenza è dovuta a leggerissime differenziazioni in alcuni dei nostri geni, che i genetisti definiscono polimorfismi a singolo nucleotide o SNP.
Possiamo immaginare il nostro DNA come una lunga catena formata dal legame tra molecole, chiamate nucleotidi, che si differenziano solo per la presenza di quattro molecole diverse – adenina, citosina, guanina e timina - che si ripetono alternativamente in una sequenza ben precisa. Tutte le istruzioni immagazzinate all’interno del genoma umano sono il risultato di differenti sequenze di queste quattro molecole. Si parla di polimorfismo a singolo nucleotide quando due geni che dovrebbero essere teoricamente identici si differenziano invece soltanto per la sequenza di una di queste molecole .
In pratica, oggi sappiamo che questi polimorfismi sono associati a un aumento del rischio di determinate malattie che provocano le patologie tipiche dell’invecchiamento.E’ oggi possibile conoscere l’assetto genetico di ciascun individuo mediante il test del Dna e quindi contrastare gli effetti di certe predisposizioni genetiche correggendo lo stile di vita ed in particolare l’alimentazione.
In base al risultato del test, sara’ altresi’ possibile individuare quegli integratori atti ad antagonizzare certe predisposizioni negative nonche’ad ottimizzare il funzionamento dei geni regolatori del processo di invecchiamento.
In particolare possono essere identificati i polimorfismi dei geni regolatori dei cinque processi chiave dell’invecchiamento(ossidazione,
infiammazione,glicazione,metilazione,
riparazione del dna).
L’effettuazione del test del DNA e’ molto semplice: con un piccolo spazzolino, simile a quello che si comunemente per lavare i denti, si preleva un piccolo campione di mucosa dalla parte interna della guancia. Grattando la parte interna della guancia si riescono infatti a prelevare cellule che contengono il DNA, che verranno poi analizzate in laboratorio per studiare molti geni ed in particolare quelli regolatori i cinque processi cellulari essenziali coinvolti nelle malattie degenerative correlate all’età.Per approfondimenti consultare il libro “Il Fattore Genetico di V.Giampapa,A.Polimeni-Ed.Sperling-2008.
Nell'area specialistica dedica alla nutrizione-nutrigenomica e nella sezione dedicata alla rassegna stampa (area antiaging e nutrizione),ci sono diversi approfondimenti ed articoli dedicati al test del DNA.
 
 
TERZA FASE: ELABORAZIONE DELLA TERAPIA ANTIAGING
Determinata l'età biologica del paziente, nonché il grado di alterazione dei markers biologici dell'invecchiamento,ed il potenziale genetico dei geni regolatori il processo di invecchiamento, viene elaborato un programma terapeutico personalizzato ed integrato che consente di migliorare la funzionalità dei sistemi dell'organismo e di rallentare, entro certi limiti, alcuni processi degenerativi legati all'invecchiamento.
Tale programma si basa su interventi di tipo alimentare e preventivo, su esercizi di attività fisica, su tecniche di rilassamento per il controllo dello stress. L'essenza terapeutica è rappresentata dalla somministrazione di integratori alimentari, estratti fitoterapici, nutraceutici, precursori ormonali ed ormoni naturali, endofarmaci, sostanze nootropiche che agiscono a livello dei più sottili meccanismi biologici che regolano l'efficienza dei processi omeostatici nonché del grande sistema di difesa dal cui squilibrio derivano i fenomeni degenerativi peculiari dell'invecchiamento.Alcuni integratori dalle formulazioni complesse,vengono utilizzati con il fine di ottimizzare il funzionamento dei geni regolatori del processo di invecchiamento o di compensarne gli effetti negativi che sono espressione di un loro cattivo funzionamento.
 
 
QUARTA FASE: MONITORAGGIO DELLA TERAPIA ANTIAGING E DEI BIOMARKERS DI INVECCHIAMENTO
Dopo circa quattro-sei mesi,alcuni esami vengono ripetuti con il fine di verificare l'efficacia della cura e quindi il riequilibrio degli indicatori biologici dell'invecchiamento.